Abbiamo fatto qualche domanda a Gabriel Canelles, affinchè tracciasse un bilancio dell’anno che sta per concludersi e ciò che vorrebbe apportare, in fatto di novità e servizi, per il 2017. Ecco cosa ci racconta.


Qual è stata la crescita in questo ultimo anno, in termini generali?

Direi che è stata una crescita soddisfacente, siamo passati da circa 150 prestazioni di media negli ultimi 2 anni a quasi 200 prestazioni nel 2016 (e l’anno deve ancora finire). Abbiamo migliorato molto il settore SERVICE per conferenze ed eventi istituzionali, e sono migliorate le performance nel settore dei matrimoni. Credo che la crescita nei numeri sia dovuta ad una crescita nella visione del lavoro. Dopo l’esperienza americana, attraverso la quale c’è stata la trasformazione da Gabriel Canelles Eventi in Event Music Planner, ha preso il via un’altra strada sotto il profilo della Mission, della Filosofia aziendale e sotto il piano organizzativo gestionale. Le esperienze ci maturano, ci danno spunti e lezioni importanti, sta a noi poi metterle in pratica o dimenticarle.

Quali iniziative in più avete ideato per rendere sempre più performanti i vostri servizi?

Beh non posso dirle tutte, sarebbe come per un mago rivelare i proprio trucchi.  Ma posso sicuramente dire che abbiamo iniziato a gestire meglio le risorse umane, le risorse economiche, ottimizzando dove si doveva ottimizzare ed investendo sulla qualità dei prodotti e della comunicazione. A livello pratico abbiamo introdotto nuovi pacchetti Dj, migliorato la strumentazione, e quindi migliorato il settore Djing. Sul lato della musica dal vivo abbiamo dato più spazio ai servizi Band ed investito su di loro, quest’anno stiamo dando spazio alle formazioni Trio e Duo LIVE. Con i The Blenders abbiamo sdoganato il metodo di lavoro sul prodotto LIVE BAND e stiamo seguendo quella strada in modo più forte. È stato un lavoro lungo e faticoso che ancora tutt’ora è in atto. Non ci accontentiamo di quello che abbiamo fatto finora , anche se è già buono, vogliamo andare oltre. Vogliamo raggiungere livelli di performance superiori sotto ogni punto di vista, allargare il repertorio, migliorare quello esistente: migliorare l’immagine e le performance. Insomma si può sempre fare meglio ed abbiamo intenzione di farlo!

Dagli ultimi dati registrati da Bmii-Borsa del 2016 sui matrimoni made in Italy, è stato rilevato un indotto del valore di circa 450ml di euro, confermando che il settore è in continua crescita, con un incremento annuo del 12% dal 2012. Guardando alla vostra esperienza, che ne pensi?

Penso possa essere realistico come dato. L’Italia attraversa tutt’ora un periodo di recesso o meglio di stagnazione nei consumi in generale, ma ci sono settori come il wedding che vanno bene. Non ti nego che , almeno nel nostro mercato di riferimento, le persone fanno fatica ad investire quello che fino a qualche anno fa si investivano per il giorno del matrimonio. Il bello del nostro mestiere è che lavoriamo per le persone, per portare  gioia, contribuiamo a farli sentire vivi e a dar loro delle sensazioni, lasciando solo buoni ricordi. Credo che, nonostante il periodo difficile, le persone siano ancora disposte ad investire su questo, almeno nel giorno più importante della vita.

Cos’è cambiato, secondo te, rispetto al passato nell’ideazione e nella realizzazione di un evento?

Credo bisogna dividere evento da  evento. Per gli eventi aziendali o istituzionali non credo sia cambiato molto, lo standard rimane lo stesso, anzi forse con i badget “ridimensionati” a disposizione, si fa meno di prima. Negli eventi privati e nei matrimoni in particolare, credo stia cambiando la cultura. La generazioni di sposi attuali (per intenderci per le persone nate negli anni 80’ o giù di lì) non spendono esageratamente per catering o buffet, ma, forse sull’onda della sottocultura europea ed anglosassone nella quale siamo cresciuti, si dia più spazio ad un evento privato, anche se si tratta di un “party”. Però devo dire che su questo, come su tante altre cose, in Italia bisogna sapere dividere tra regione e regione. A Roma mi sembra di vedere questo, già spostandosi al Sud certe tradizioni sono molto più forti e restano salde e vive anche oggi. Al Nord non saprei se è mai variato, credo che lì una certa cultura continentale sia più presente, da sempre.

Cosa porterai “con te” dell’anno appena trascorso?

Sicuramente la band “The Blenders”. È il mio sogno finalmente realizzato. Da tempo mi mancava il fatto di suonare dal vivo, l’avere un gruppo con cui vivere il LIVE. Per un periodo mi sono concentrato sul Djing, sulla costruzione di una attività che funzionasse, su un network , rinunciando ad avere servizi così belli, soddisfacenti e completi. Ora sono felice ed orgoglioso di quello che facciamo e delle cose che faremo come Band

3 nuovi progetti/idee da realizzare nel 2017….

  • Lavorare come detto prima sul prodotto BLENDERS Wedding Band, nelle formazioni da 5-6-9 elementi.
  • Lavorare sui Blenders come Wedding TRIO, e su tutte le proposte LIVE per eventi e matrimoni da unire al servizio Dj.
  • Lavorare sulla formazione di una “classe” di Event Dj professionisti, facendo formazione sia dal punto di vista musicale, sia professionale. Il nostro obiettivo è creare dei professionisti veri del settore, completi su tutti i fronti. A breve vorremmo avviare un corso per Dj, aperto a tutti.

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