Domanda a bruciapelo: quando e perché hai cominciato a occuparti di musica?
È una fortissima passione che ho fin dall’infanzia. Sono cresciuto a contatto con molti musicisti ed amanti della musica in generale. Mio padre suonava la chitarra, non era un professionista, ma era un amante della musica. A casa avevamo chitarre e pianoforte, nella Chiesa Battista nella quale sono cresciuto c’era una sala con batteria, basso, piano, microfoni e tutto l’occorrente per la band che solitamente accompagnava dal vivo le funzioni. Non è stato difficile quindi per me approcciare agli strumenti. In adolescenza ho iniziato con la musica Live partecipando a vari progetti originali e cover band. Nella mia prima vera band ero cantante, nella seconda batterista, nella terza seconda chitarra. Come tutti gli adolescenti assetati di musica non sapevo dire di no a qualsiasi cosa dovessi suonare, l’importante era suonare! Dopo i primi goffi tentativi ho formato la band che più mi ha aiutato e formato da tantissimi punti di vista: i LEMON, un tributo agli U2. Da sempre sono stato un folle fan della band irlandese e suonare la loro musica è stato sempre il mio chiodo fisso! Alla fine ci siamo riusciti, abbiamo fatto anche una discreta carriera nonostante la giovane età ed i mezzi economici limitatissimi. I LEMON durarono almeno dal 2001 fino a pochi anni fa. Diciamo il 2009-2010. Mentre suonavo gli U2 però ho cantato in un coro Gospel per 5 anni, ho lavorato come animatore/musicista nella Valtur per altri 5 anni stagionalmente… ed ho appreso in queste esperienze tantissimo di ciò che sono oggi. Il contatto con le persone, i differenti generi musicali, il mondo degli eventi e dell’intrattenimento. Dal 2008 ho iniziato anche la carriera da DJ, parallela alla musica Live ma decisamente più rapida nella sua evoluzione. Il 2015 è stato poi un anno fondamentale per me in quanto ho vissuto e lavorato in veste di “stage internazionale” per la SOS Entertainment (nella loro sede di San Diego CA). Qui la formazione sul tema dell’organizzazione degli eventi, la gestione di una azienda di intrattenimento, il Djing ha fatto decisamente il salto in avanti. Direi che nel “quando” ci siamo; in 2 parole: da sempre. Il perché anche in brevissimo: non penso di poterne fare a meno.
Nel tuo lavoro, quale momento è per te più emozionante e quale invece è quello più difficile?
Sicuramente la fase più difficile è quella organizzativa. Il management di una azienda che si occupa di eventi (in qualsiasi settore di questo business si operi) è senza dubbio una sfida continua, con frequenti contrattempi e problematiche da risolvere ogni settimana. Strutturare un’azienda in modo efficiente che aiuti a svolgere il lavoro nel modo più snello e performante possibile è la parte più dura di tutto il mio lavoro. Non si stacca mai, non si hanno pause. Al 100% siamo concentrati su cosa c’è da fare e come farlo al meglio. Il più emozionante senza dubbio è il momento dell’espressione musicale. Quando si suona dal vivo con la band, ad esempio, ma anche in determinati momenti come Dj. Il contatto con le persone, il loro divertimento e le sensazioni che percepisci, che ti trasmettono quando fai bene il tuo lavoro, ripagano di ogni sforzo prodotto nella fase organizzativa.
Ci racconti la tua giornata?
Sveglia tra le 8 e le 9 mediamente. Porto mio figlio Julian al nido, torno al computer ed inizio a lavorare alla fase organizzativa: controllo email, invio contratti, gestisco il personale per gli eventi immediati e futuri, realizzo le prassi di conferma per gli eventi, fisso appuntamenti con clienti etc. Regolarmente anche se non quotidianamente lavoro sul lato delle scalette dei Live, sulla musica per i Djset: vanno valutati sempre upgrade di materiali tecnici, programmi e tutto il resto. In poche parole un manager “RISOLVE” ogni giorno quello che c’è da risolvere. Quando avanza tempo cerco di fare sport, ma ultimamente devo dire che il tempo non dedicato al lavoro è rivolto alla famiglia. Ma stiamo lavorando per essere sempre più efficaci e avere anche più tempo libero.
Quale evento che hai organizzato è quello di cui vai più fiero?
Probabilmente è il prossimo evento! Gli eventi privati hanno tutti una loro particolare concezione, si differenziano spesso per richieste, setup, necessità etc. Devo dire che ultimamente diversi matrimoni fatti sia come Wedding Band sia come Dj per clienti scandinavi e britannici, ci hanno dato molta soddisfazione; in genere, comunque, anche con gli amici italiani e i loro invitati, riceviamo tanti apprezzamenti: le persone amano divertirsi e apprezzano la musica quando è organizzata con dedizione e qualità.
Se avessi un budget illimitato, dove organizzeresti un evento?
Noi ci occupiamo di eventi privati, quindi non saprei…diciamo su un’isola maldiviana o polinesiana , se non altro perché il prima ed il dopo lavoro sarebbero estremamente rilassanti.
Che musica ascolti, in privato?
Per deformazione professionale ascolto molta musica, e ne ho ascoltata tantissima di ogni genere e credo che mai smetterò di farlo. Però posso dire che sicuramente su tutti gli U2 hanno sempre rappresentato il mio punto fermo nella musica, ed insieme a loro tutto il movimento della New Wave dagli anni ’80 ad oggi. Dopo di loro penso di poter citare qualche altro nome, ma non saranno mai abbastanza in realtà: Depeche Mode, Sting e Police, Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Subsonica in Italia, Editors, White Lies, Prince, Sade, Enigma, Musica Etnica e New Age anche. Dovrei riempire però, per essere onesto, almeno 5 pagine di nomi catalogati per genere. Ma forse questi sono gli artisti che sono sempre stati presenti nelle playlist o che preferisco ascoltare più di altre cose.
Almeno 3 motivi per affidarsi a te quando si vuole organizzare una giornata indimenticabile.
- Perché credo di essere competente e di aver lavorato molto per aver guadagnato competenza, senza mai sentirmi ancora arrivato. Anzi direi che siamo solo all’inizio e non lo dico in modo retorico.
- Perché credo che l’intrattenimento sia una parte importante, forse la più importante in una festa (o evento). Ogni evento (che sia un matrimonio o un compleanno o un’altra occasione) si trasforma in un ricordo e noi siamo i nostri ricordi. Di tanti giorni vissuti il giorno dell’EVENTO è quello che tenderà a rimanere nella memoria più a lungo di altri e se le sensazioni sono state quelle giuste, probabilmente avremo lasciato un segno; è quello che fa un musicista o un artista in generale.
- Perché cerco di selezionare persone valide, non improvviso, tendo ad avere un approccio da Direttore Artistico e questo spero sia una garanzia di serietà e buona riuscita.
Ci puoi anticipare qualche novità per i prossimi progetti?
Stiamo lavorando su pacchetti aggiornati in tema di allestimenti Dj. Stiamo reclutando band ed artisti nuovi per proporre nuovi servizi e più soluzioni. Stiamo stabilizzando i rapporti di fornitura, creando degli standard sotto i quali non vogliamo più scendere. Siamo alla ricerca sempre di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate per migliorare i servizi rivolti ai nostri clienti. Stiamo cercando di diffondere l’importanza della musica negli eventi privati qui in Italia. Lavoriamo anche sul bacino internazionale con eventi svolti in Italia ed all’estero, e parteciperemo a fiere, corsi di formazione in giro per il mondo, per offrire sempre una altissima qualità a chi ne vorrà usufruire.
Intervista realizzata da Alessia Tommasini, responsabile media dell’agenzia di comunicazione dunp.